Le Terme AURORA sono situate nel centro geografico della Sardegna, nel Goceano, una delle regioni isolane che ha la maggiore densità di domus de janas, grotticelle funerarie scavate nella roccia, ricca anche di nuraghi e tombe dei giganti. La piana di San Saturnino, dove sono ubicate le Terme AURORA, è dominata dalla graziosa chiesetta di San Saturnino, forse su un precedente nuraghe.La chiesetta venne realizzata sul finire dell'anno 1100 dagli abitanti di Usolvisi, un villaggio sulla sinistra del Tirso, nella piana delle sorgenti termali. La dedicarono al martire sardo Saturnino, come testimonianza del loro abbandono del culto pagano per il Cristianesimo. La chiesa è stata edificata su un preesistente nuraghe in una collina nelle immediate vicinanze di "caminu" e "logu" e dell'insediamento romano di Acque Lesitanae. Piccola di ampiezza, circa 7 metri per 3, è di architettura snella cui il sole al tramonto dà particolari suggestioni tingendone di rosso i blocchi di trachite. Nel 1163 la chiesetta venne data in dono ai Camandolesi di San Salvatore; da allora non si hanno altre testimonianze storiche. L'edificio, in perfetto stile romanico ed intatto in ognuna delle sue pietre ben tagliate, è un piccolo gioiello di architettura. La luce penetra all'interno da cinque piccole monofore, quattro ai lati e una nell'abside. Nell'angusto presbiterio, un altare in trachite, un elegante arco, una statua lignea del santo e la snella abside a catino.
Gonario di Torres costruì un ardito ponte, con le strutture architettoniche ancora oggi esistenti, a tre arcate, due laterali piccole, che servivano da sfiatatoio quando il fiume Tirso aumentava la portata, ed un'arcata centrale di 6,25 metri di altezza e di 5,50 metri di diametro. Si trova in località "Sa Terra Mala", in agro Illorai. Lo si può vedere facilmente quando si percorre la strada Statale 128 bis. La lunghezza del ponte è di 24 metri e la sua larghezza è di 4,25 metri. Il materiale usato: pietre di color marron rossiccio, portate, a quanto pare, da una cava all'epoca esistente nel territorio di Bolotana. Si chiama Ponte Ezzu per la sua vetustà e per la sua armonia, perfezione e resistenza dimostrata a tutte le forze delle acque del Tirso anche quando raggiungeva il pieno dello straripamento. Per la sua conservazione ed armonia architettonica, è il ponte migliore di tutti gli altri costruiti, in Sardegna, nell'antichità.
Il nuraghe d'Erismanzanu è il migliore del Goceano. Si trova in agro di Esporlatu. La torre conica ha 8 metri di altezza. Il suo diametro di base è di 13,40 metri. L'ingresso ci porta subito ad un andito in fondo al quale vi è una camera centrale di 4,60 di diametro. Vi è un piccolo pozzo al centro del pavimento. A sinistra si trova la scala che conduce al piano superiore. La torre è coperta di vegetazione e fanno bella mostra, abbellendola, alcune piante di leccio con le foglie sempre verdi.
Nella chiesa di Sant'Elena, a Benetutti, si trovano quattro dipinti ad olio su tela, risalenti al 1500, di grande pregio. "Sant'Elena in trono" è l'opera più importante, è attribuita al Maestro d'Ozieri. "La crocifissione" (cm 142X143) che ripropone l'iconografia del Cristo gotico doloroso. Il "Ritrovamento della Vera Croce" (cm 122X100) narra l'episodio con una pacatezza di toni e con un raccoglimento religioso che si esprimono nell'equilibrio della composizione. Nella "Prova della Vera Croce" (cm 119X102), l'autenticità della Croce viene dimostrata alla presenza di una folla gesticolante e disordinata.
La chiesa di S.Sabina è ubicata nelle immediate vicinanze di Silanus, lungo la S.S. 129, in direzione Macomer. Non lontana da essa si trova il nuraghe omonimo e di fronte i "muristenes". La chiesa presenta un'insolita planimetria: un corpo a pianta irregolarmente centrale interrotta da un'abside e preceduta da un protiro; è affiancata da due celle a pianta rettangolare absidate. Il vano centrale è cilindrico con un diametro di poco più di sei metri ed è completato da una cupola ricoperta da un tetto conico. L'insolita planimetria, l'accostamento formale del corpo centrale con il nuraghe vicino, la mancanza di documenti storici epigrafici, i dubbi esternati dai vari studiosi, lasciano ancora avvolte dal mistero le origini di S. Sabina. Una pianta simile ha certamente origine più nel modo paleocristiano che in quello romano
Partendo dalla cappella demaniale di N.S. di Fatima e addentrandosi in una stradina secondaria, attraverso un bosco di castagni, lecci e sughere, si raggiunge la fonte di Su Labiolaiu. A pochi chilometri dalle Terme AURORA , nella suggestiva cornice verde dell'azienda di Foresta Burgos è presente un allevamento di cavalli di razza anglo-arabo-sarda, con tutte le strutture, quali scuderie, fienili, maneggi e piste. Nella catena montuosa del Goceano, a 20 minuti dalle Terme, si trova la secolare foresta di "Sa Fraigada", con le sue sorgenti di acqua gelida, il cedro, il pino ed il castagno. L'area è attrezzata di fonti, barbecue, banconi, che consentono di trascorrere all'ombra di secolari piante, momenti di relax. Dalla fonte di Su Labiolaiu addentrandosi nel bosco, si raggiunge la suggestiva località di Su Tassu, che prende il nome dall'omonima specie (in estinzione) di taxus baccata. In questo bosco si trovano piante che raggiungono anche i 35 metri di altezza che sono gli alberi più alti della Sardegna. Anche la località Su Tassu è ricca di sorgenti di acqua gelida ed è attrezzata con aree per la sosta.
Il Castello di Burgos è stato costruito su una collina per alcuni lati perfettamente conica come fortezza, da Gonario giudice di Torres, negli anni 1131-1134. La sua struttura è ancora imponente. Si erge in una collina solitaria, ad oltre 600 metri di altezza, in una zona denominata Bruvuddò, tra Bottida e Esporlatu. Fu realizzato da architetti pisani. Era protetto da tre cinta di mura, concentriche e di forma grosso modo circolare. Al centro degli edifici vi è un ampio cortile di forma quasi circolare. Alla destra una grande torre quadrata con muri spessi due metri, i lati di otto, l'altezza di sedici. Costruita in conci calcarei e rivestita da cantoni in trachite rosa chiaro. Nel 1353 Mariano IV, giudice di Arborea, fece costruire ai piedi del Castello, verso nord, un piccolo borgo: col passare del tempo questo piccolo villaggio verrà chiamato Burgos.
A 9 km dalle Terme, si trova Nule dove è possibile visitare i luoghi di produzione dei tappeti tessuti al telaio da mani esperte. Esistono diversi tipi del tappeto di Nule, quello tradizionale "a fiamma"; quello "moderno", elaborato con tecnica uguale ma con disegni e motivi nuovi; e quello "composito", caratterizzato dall'armonizzazione degli altri due. La tessitura è particolarmente fitta ed è ottenuta con un telaio a sviluppo verticale, di concezione molto antica (precedente al VI sec. a.C.). Questo tipo di telaio è sopravvissuto solo a Nule. A monte della tessitura esiste una particolare preparazione della lana, dalla sua filatura, orditura e colorazione. Tutte operazioni effettuate con tecniche artigianali, ma con grande professionalità e specializzazione. A Nule esistono anche alcune aziende tessili più o meno artigianali, dove vengono prodotti complementi per l'arredamento di particolare pregio e gusto. Anche il palato è soddisfatto in Goceano, che annovera, nella produzione dei propri dolci, prodotti di alta pasticceria artigianale: papassini bianchi e neri, seddines, copulettas, gallettas, seadas etc. Numerose aziende zootecniche ed una cooperativa lattiero casearia producono dell'ottimo formaggio. Nota per la sua qualità, anche se in modesta quantità, la produzione di vino bianco "arvisionadu". Notissimo il pane "Carasau" di Benetutti, particolarmente sottile.
A 20 minuti dalle Terme vi è anche Nuoro, dove fra le tante altre attrattive, si può visitare il Museo di Grazia Deledda, allestito nell'abitazione della poetessa sarda. Con un'ora di macchina si arriva a Dorgali, nota per le sue tradizioni artigiane (lavorazioni dell'oro in filigrana, ceramiche, tappeti, etc...). Sempre sulla costa orientale e sempre a non più di un'ora di auto dalle Terme AURORA, si trova San Teodoro, rinomata località turistica con le sue fantastiche spiagge di Lu Impostu, La Cinta, l'Isuledda, Cala Brandinchi, e Punta Aldìa. Ancora più a Nord, a circa 20 km da San Teodoro: Olbia, il più importante centro della Gallura, dotato di porto e aereoporto a pochi km dalla costa Smeralda, ben nota per le sue bellezze e per la gente che la frequenta. Sulla costa occidentale, ma sempre ad un'ora di auto dalle Terme AURORA si trova la cittadina di Alghero, nota località turistica che si affaccia sul mare, conosciuta anche per la lavorazione del corallo.A non più di un'ora di auto dalle Terme AURORA, si trova Sassari (seconda città della Sardegna), e sempre a breve distanza dalle Terme il paese di Pattada, dove si trovano i laboratori artigianali della lavorazione dei famosi coltelli di Pattada: le leppe. A non più di mezz'ora si può visitare il paese di Orgosolo, ricco di suggestivi Murales, e quello di Oliena, noto per le cantine dove si produce e vende il vino Cannonau. A 15 minuti dalle Terme si trova Ottana dove si possono acquistare, in laboratori artigianali, le caratteristiche maschere (Foes, Merdules, etc).